Agriumbria rassegna stampa
 
 
GRIFO AGROALIMENTARE, QUALITÀ MADE IN UMBRIA
L'allevatore Magazine - Associazione Italiana Allevatori - Speciale Agriumbria Marzo 2012
L'allevatore Magazine - marzo 2012
L'allevatore magazine - Speciale Agriumbria 2012
L'allevatore Magazine -Grifo Agroalimentare, qualità made in Umbria
L'allevatore magazine - Grifo Agroalimentare, qualità made in Umbria

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Dopo il rinnovo della ragione sociale, la famosa cooperativa di Ponte San Giovanni ha in serbo altre importanti novità. Ma il latte alimentare rimane sempre tra i suoi cavalli di battaglia
di MARGHERITA MOLFINO

Il gruppo Grifo Latte è diventato gruppo Grifo Agroalimentare: è con questa nuova ragione sociale che la cooperativa di Perugia si presenta quest’anno ad Agriumbria, di cui è il principale sponsor. Come afferma il presidente Carlo Catanossi, il vecchio marchio andava ormai stretto ad una realtà che negli ultimi anni si era assai diversificata, affiancando all’iniziale produzione lattiero-casearia quella di legumi (col marchio Legumi dell’Umbria), vi-no (Cantina dei Colli Amerini) e prodotti di gastronomia (marchio Corradi il Gastronomo). La divisione lattiero-casearia resta comunque il core business dell’azienda, conferma Catanossi, con tre linee produttive: latte alimentare, formaggi a pasta filata e formaggi tradizionali; il tutto ha fatturato oltre 50 dei 54 milioni di euro entrati nelle casse di Grifo lo scorso anno. Nello stabilimento di Perugia si producono latte fresco e latte a lunga conservazione 100% Umbria, a testimoniare che il contenuto proviene esclusivamente dalle stalle dei soci presenti in regione. Sempre qui si producono anche mascarpone e panna, una prelibatezza quest’ultima ben nota a pasticcerie e gelaterie di tutta l’Italia centrale. A Colfiorito di Foligno si producono le mozzarelle “Colfiorito” per le quali si specifica “100% latte dell’Appennino umbro-marchigiano” per valorizzare anche la materia prima dei soci con sede sui monti appena fuori dai confini regionali, una scelta che si è rivelata di piena soddisfazione sia per gli allevatori che per i consumatori. Gli altri formaggi si producono a Norcia, dove lo storico caseificio Grifo è stato ristrutturato proprio nel corso del 2011 fino a raggiungere gli 8.000 m2; dal gennaio scorso dunque la caseificazione è stata concentrata qui, anche se nel vecchio impianto di Fossato restano alcuni reparti di stagionatura.

Arriva lo stracchino
L’ampliamento del caseificio di Norcia apre la strada ad un ulteriore arricchimento della gamma di prodotti a marchio Grifo: Catanossi infatti anticipa che la prossima primavera la cooperativa lancerà sul mercato un nuovo stracchino a base di latte alta qualità. Ma altre idee, come si dice, bollono in pentola. Passando agli aspetti commerciali, il presidente precisa che i prodotti Grifo Agroalimentare sono distribuiti, oltre che in Umbria, in bassa Toscana, Marche, alto Abruzzo e Lazio. Molto interessante e in sviluppo appare il mercato di Roma, sia nell’ambito della gdo che in quello della distribuzione tradizionale di qualità. La campagna promozionale “Attenti a quei tre” del 2011, incentrata sul latte alimentare alta qualità (vedi L’Allevatore magazine n. 5/2011, pag. 34), ha dato ottimi risultati; in particolare la penetrazione sul mercato regionale del latte Uht 100% Umbria ha registrato un incremento del 2,9%. Sempre il latte a lunga conservazione è ora il protagonista della comunicazione in occasione di Agriumbria; il logo della manifestazione spicca infatti sui 3 milioni di confezioni distribuite in tutta l’area interessata alla rassegna. “Lo abbiamo fatto tramite il latte non solo perché è il nostro prodotto di punta – conclude Carlo Catanossi – ma anche perché è un prodotto evocativo per i visitatori e sarà di certo un veicolo di conoscenza per una manifestazione di respiro nazionale e non solo”.

Meritocrazia in stalla
Gli allevatori che conferiscono il loro latte al gruppo Grifo Agroalimentare sono circa 220, di cui 180 con bovini e i restanti 40 con ovicaprini; la maggior parte delle aziende si trova in Umbria, ma non manca qualche socio conferente nelle aree più vicine di Toscana, Marche e Lazio. Si tratta complessivamente di 67 milioni di litri di latte all’anno che vengono distribuiti in modo abbastanza omogeneo nelle tre linee di lavorazione. Grifo Agroalimentare riconosce ai produttori la qualità ed attualmente viene loro corrisposto un prezzo di acconto medio di 40,7 centesimi al litro, con conguaglio a fine anno; sempre a fine anno i soci “più bravi” ricevono un premio di produzione.