Agriumbria rassegna stampa
 
 
CRESCE IL VITELLONE IGP DELL'APPENNINO CENTRALE
Terra e Vita - Speciale Agriumbria n.12/2012
Terra e Vita - Speciale Agriumbria 2012 - n 12/2012
Terra e Vita - Speciale Agriumbria 2012 - Anabic un ruolo chiave nella selezione dei bovini
Terra e Vita - Speciale Agriumbria 2012 - Anabic un ruolo chiave nella selezione dei bovini

Scarica lo Speciale

Sfoglia lo Speciale
CRESCE IL VITELLONE IGP DELL'APPENNINO CENTRALE
Il Consorzio di tutela mette a disposizione dei visitatori un grande spazio educational.

L’indicazione geografica protetta, Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale è, ad oggi, l'unico marchio di qualità per le carni bovine fresche approvato dalla Comunità europea per l'Italia.
Un prestigio sinonimo di garanzia per la salute di quanti lo includono nella propria dieta quotidiana.
I vitelloni certificati con il marchio Igp sono soggetti di pura razza Chianina, Romagnola e Marchigiana nati e allevati nelle oltre 3mila aziende agricole sottoposte ai controlli per leverifiche del rispetto del disciplinare di produzione e rientranti
nell’area tipica.
Il 2011 ha significato per il Vitellone bianco dell’Appennino Centrale un anno particolarmente importante,segnato dalla formale e definitiva approvazione in sede comunitaria del nuovo disciplinare di produzione che introduce specifiche e vincoli fondamentali.
In particolare le modifiche hanno riguardato, oltre a un leggero ampliamento dell’area tipica di produzione, l’obbligo di far nascere i capi bovini all’interno dell’area tipica, il divieto totale di utilizzo di sottoprodotti dell’industria nell’alimentazione dei vitelli fin dalla nascita, l’obbligo di evitare lo stress degli animali durante il trasporto e la sosta degli animali avviati alla macellazione, obbligo di un periodo minimo di frollatura (10 giorni) per i tagli provenienti dal quarto posteriore dell’animale.
Questi fattori influenzano positivamente la qualità finale della carne.
Inoltre il 2011 ha visto un incremento importante dei capi bovini certificati Igp rispetto ai capi certificati nel 2010, passando da 14.999 a 18.667 capi (+24,5%) a dimostrazione della sempre crescente sensibilità del consumatore finale verso i prodotti di qualità e, in particolar modo,verso il Vitellone bianco dell’Appennino Centrale sinonimo di sicurezza alimentare garantita anche perché sottoposto a numerosi e serrati controlli lungo tutta la filiera (dall’allevamento fino alla vendita) svolti dal Consorzio di tutela e dall’ente autorizzato dal Ministero allo svolgimento dei controlli.

PROMOZIONE E COINVOLGIMENTO DEI BAMBINI
Anche quest’anno il Consorzio di tutela ospiterà i visitatori di Agriumbria nel proprio stand all’interno del padiglione 7 per conoscere e riscoprire la carne chianina certificata Igp Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale.
Ad Agriumbria 2012, il Consorzio di tutela mette a disposizione dei visitatori un grande spazio educational in cui, nei tre giorni della manifestazione, si svolgeranno numerose attività indirizzate ai bambini e agli adulti.
In particolare verranno coinvolti i bambini delle scuole materne ed elementari in attività ludiche (pittura delle sagome di chianina, gara quiz sulla razza chianina, ecc.) mentre per gli adulti si svolgeranno mini corsi e dimostrazioni di taglio e realizzazione di piatti con la carne Igp di razza chianina, in collaborazione con i macellai aderenti al consorzio ed importanti cuochi. Saranno, questi, momenti di incontro e di confronto grazie ai quali i visitatori della rassegna umbra, direttamente coinvolti, potranno scoprire e riscoprire la carne chianina come uno dei più importanti prodotti di qualità legati al territorio e alla cultura storica regionale e conoscere, attraverso il confronto con gli allevatori e con coloro che lavorano nella filiera, le caratteristiche e le peculiarità del marchio Igp Vitellone bianco dell’Appennino Centrale.
Il Consorzio di Tutela con sede a Perugia, nato nel febbraio 2003, è stato ufficialmente riconosciuto il 29 marzo 2004. Gli scopi principali del Consorzio sono la tutela del marchio Igp, la promozione e la valorizzazione del prodotto, l’attività di informazione al consumatore e la cura generale degli interessi relativi alla produzione Igp.
L’attività principale risulta comunque essere quella relativa alla vigilanza, alla tutela e alla salvaguardia dell’Igp da abusi, atti di concorrenza sleale, contraffazioni ed uso improprio del marchio. Parallelamente svolge anche attività di divulgazione e di informazione al consumatore sul marchio e sulle caratteristiche e pregi del prodotto.