Agriumbria rassegna stampa
 
 
L'ARUSIA HA CHIUSO MA I RISULTATI RESTANO
Terra e Vita - Speciale Agriumbria n.12/2012
Terra e Vita - Speciale Agriumbria 2012 - n 12/2012
Terra e Vita - Speciale Agriumbria 2012 - Anabic un ruolo chiave nella selezione dei bovini
Terra e Vita - Speciale Agriumbria 2012 - Anabic un ruolo chiave nella selezione dei bovini
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L’ARUSIA HA CHIUSO MA I RISULTATI RESTANO
A seguito dello scioglimento (31/12/2011) la gestione di Siar e Sigpa fanno capo alla Regione Umbria. Ripercorriamo l’attività.

Le riforme endoregionali attuate dalla regione Umbria, hanno determinato, a partire dal 2012, lo scioglimento dell’Agenzia regionale per lo Sviluppo e l’innovazione in agricoltura (Arusia) e il trasferimento delle funzioni che la stessa svolgeva all'interno dell'Assessorato regionale all'Agricoltura. Nel suo ultimo anno, l’attività dell’Arusia è stata incentrata, come negli anni precedenti, su alcuni fondamentali filoni di attività:
- gestione di alcune misure del Psr,
- informatizzazione delle procedure,
- attività di sperimentazione e di assistenza tecnica, finalizzate allo sviluppo e alla innovazione,
- gestione del Servizio fitopatologico regionale.

FONDI COMUNITARI E PSR
L’Arusia ha curato la gestione di alcune misure del Psr, sia nella istruttoria delle domande che nei controlli ed accertamenti. In particolare, l’azione di Arusia ha riguardato:
- Misure a superficie (214-215-F-131-132-reg. Ce 2078/92 - reg. Ce 2080/92-reg. Ce 1609/89),
- Misure strutturali (121-123 az. B) ,
- reg. Ce 797/04 – Azioni dirette a migliorare la produzione e commercializzazione del miele,
- LR. 26 novembre 2002, n. 24 – Norme per l’esercizio e la valorizzazione dell’apicoltura in Umbria,
- reg. Ce 1198/06 – Fondo Europeo per la Pesca (Fep) – Programma operativo nazionale (Pon) 2007/2013,
- adempimenti relativi alle oltre n. 200 aziende della regione titolari di quote latte.
L’anno 2011 è stato caratterizzato da una svolta positiva nella gestione degli adempimenti connessi all’istruttoria delle domande di premio delle Misure a superficie del Psr.
La Regione Umbria, e l’Arusia per le competenze assegnatele, sono riuscite ad attivare interventi con Agea, nella sua veste di Organismo pagatore a livello nazionale, che potessero incidere positivamente nella situazione in atto, al fine di ridurre i ritardi in essere per l’istruttoria delle domande relative alle Misure a superficie. A seguito di ciò, nell’anno 2011 si è reso possibile il completamento dell’istruttoria per 19.955 domande, per un premio complessivo di 60.357.160,80 €. L’Agenzia ha curato altresì l’attività di controllo relativa ai Pua in zona vulnerabile, al Piano di sviluppo rurale e alle altre normative per le quali cura la gestione.
Sono stati effettuati, complessivamente, circa 100 controlli in loco.

INFORMATIZZAZIONE
Particolarmente significativo il lavoro svolto dall’agenzia nello sviluppo delle procedure informatiche, che ha portato negli ultimi anni alla realizzazione del Siar (Sistema informativo agricolo regionale), le cui procedure utilizzabili on-line dagli utenti pubblici e privati a ciò abilitati, consente la gestione semplificata delle domande del Psr e delle attività di monitoraggio
e controllo delle stesse.
Con riferimento alla campagna 2011 delle Misure a superficie del Psr, sono state realizzate nel Siar nuove procedure informatiche che hanno consentito l’eliminazione della documentazione cartacea, la cui consegna era in precedenza obbligatoria. In altri termini, per ogni domanda di aiuto/pagamento predisposta nel Sian per le Misure a superficie è divenuta obbligatoria la compilazione nel Siar di una apposita “sezione regionale” integrativa della stessa, che consente di acquisire in formato digitale tutte le informazioni necessarie per l’istruttoria. Si è poi provveduto, ove possibile, all’acquisizione da altre pubbliche amministrazioni (sempre per via telematica) delle informazioni connesse alle dichiarazioni rilasciate dalle ditte nella “sezione regionale” delle domande di aiuto/pagamento, e ad effettuare invece una attività di controllo a campione sulle rimanenti dichiarazioni.
L’Arusia ha per questo provveduto alla stipula di apposite convenzioni con vari Enti che dispongono di banche dati utili per l’istruttoria.
Un altro degli interventi informatici che ha avuto significativi effetti sui tempi del procedimento istruttorio e sulla semplificazione dello stesso attiene la funzione di “correttiva” realizzata nel Siar, e cioè una procedura informatica che consente allo stesso soggetto (Caa, Studio agronomico ecc.) che ha provveduto alla compilazione della domanda di risolvere in maniera informatizzata tutte le anomalie emerse durante la fase istruttoria della stessa.
Nel 2011 è partito lo sviluppo di un ulteriore progetto, la realizzazione del Sistema integrato per la gestione delle procedure aziendali (Sigpa), un sottosistema informativo del Siar) che consente l’utilizzo delle procedure informatiche inerenti alla gestione degli adempimenti a carico delle aziende derivanti dalle diverse normative comunitarie, nazionali e regionali.
Il Sigpa viene a ricomprendere anche procedure già in uso nel Siar per la gestione di adempimenti aziendali, opportunamente modificate. Costituirà, inoltre, l’ambiente di riferimento
per lo sviluppo di nuove procedure che debbano essere utilizzate dalle aziende.
Le diverse procedure, esistenti o da realizzare, potranno operare in maniera integrata, al fine di consentire l’utilizzo di ogni dato immesso nel sistema per tutti gli adempimenti cui lo stesso è collegato. Un unico data base di riferimento, quindi, con l’eliminazione della ridondanza delle informazioni. Tale impostazione potrà consentire una sostanziale semplificazione degli adempimenti a carico dell’utente e, contestualmente, una maggior attendibilità delle informazioni stante la minor ridondanza delle stesse.
Gli obiettivi che si intende raggiungere e la realtà già esistente per procedure parallele curate da altri Enti, hanno indotto ad assumere, quale unico riferimento per i dati aziendali, il fascicolo
aziendale istituito ai sensi del dpr 503/1999 e presente nel Sistema informativo agricolo nazionale (Sian).
Il Sigpa si basa quindi esclusivamente sulle informazioni relative all’azienda contenute nel fascicolo aziendale del Sian, recuperate mediante appositi servizi di web service. Il progetto Sigpa è stato approvato dalla Giunta regionale con Dgr 976 del 12/09/2011.
Il Sigpa è articolato nei seguenti moduli, che consentono la gestione dei diversi adempimenti:
- acquisizione del fascicolo aziendale del Sian, mediante le funzioni di web service,
- registro aziendale (articolato nelle schede dei concimi, dei fitofarmaci, delle operazioni colturali, dell’irrigazione, dei campionamenti, delle analisi, della produzione di energia elettrica),
- comunicazioni da parte delle aziende che producono/utilizzano reflui (di allevamenti zootecnici, di impianti oleari, di allevamenti di pescicoltura) e/o biomasse,
- Uma,
- sistemi di certificazione,
- Piano di utilizzazione agronomica (Pua),
- Programma di sviluppo rurale – Misure strutturali,
- Programma di Sviluppo Rurale – Misure a superficie,
- Albo regionale aziende biologiche,
- Archivio dati georeferenziati.
A seguito dello scioglimento dell’Arusia la gestione del siar e la realizzazione del progetto Sigpa sono curati dalla Regione Umbria.

SVILUPPO E INNOVAZIONE
Nel corso del 2011 l’Arusia ha svolto attività di sperimentazione e di assistenza tecnica finalizzati allo sviluppo e alla innovazione, per il perseguimento di un innalzamento dei livelli qualitativi dei processi di alcune produzioni agricole regionali. In particolare, l’attenzione dell’Arusia è stata rivolta ad alcune delle principali filiere produttive agroalimentari della Regione, e precisamente quelle olivicola, vitivinicola, frutticola. Tutte le iniziative promosse sono state realizzate in collaborazione con altre istituzioni regionali quali l’Università e il Cra.
Olivicoltura. L’azione è stata incentratasu interventi di sperimentazione volti a fornire agli operatori del settore indicazioni per la realizzazione di sistemi produttivi finalizzati al conseguimento di un’alta produttività e qualità del prodotto mantenendo competitivi i costi.
Per quanto sopra indicato sono state realizzate attività volte a valutare le macchine innovative per la raccolta delle olive al fine di verificare la loro adattabilità alle diverse tipologie di oliveto.
Si è inoltre proseguito nella valutazione della possibilità di estendere l’areale di diffusione dell’olivo oltre alle zone tradizionalmente vocate, con individuazione di varietà idonee in tal senso, e si è proseguito nella valutazione della adattabilità alla nostra Regione di tecniche di coltivazione innovative (oliveti superintensivi) in grado di favorire la precocità di produzione e la meccanizzazione delle operazioni colturali.
Con il Cra è proseguito un progetto sperimentale per la consociazione tra olivo ed asparago selvatico, al fine di incrementare i redditi dell’oliveto, soprattutto nelle aree più marginali.
Vitivinicoltura. Sono in corso da alcuni anni, attività volte alla caratterizzazione e valorizzazione di vitigni locali, con particolare riferimento al Pecorino di Norcia, al Moscato di Nocera, all’Uva Cornetta. Le attività di campo sono integrate da prove di microvinificazione condotte presso la cantina sperimentale di Orvieto, in collaborazione con il Centro Servizi per la vitivinicoltura. Presso la cantina sono altresì in corso altre prove di microvinificazione volte a migliorare le caratteristiche dei vini regionali, studiando diverse variabili di processo.
Da segnalare come particolarmente interessante, per le prospettive di sviluppo commerciale, di un programma di sperimentazione sulla produzione di vino muffato, prodotto caratteristico del comprensorio orvietano, volto alla definizione di un processo innovativo di elaborazione delle uve, al fine di ottenere le muffe “nobili” responsabili della peculiarità del prodotto.
Frutticoltura. È proseguito il programma di valutazione e caratterizzazione della Pesca di Montecorona, i cui risultati si preannunciano interessanti circa la possibilità di rilanciare la coltivazione di questa varietà tradizionale dei territori umbri.

SERVIZIO FITOSANITARIO REGIONALE
Questo servizio ha svolto attività di profilassi fitosanitaria, di protezione contro l’introduzione e diffusione di organismi nocivi ai vegetali e di analisi e controllo dell’attività ortofloro - vivaistica.
Inoltre il Servizio ha curato l’aspetto della comunicazione esterna aprendo ed aggiornando, attraverso il sito a ciò dedicato, un canale d’informazione a disposizione di tutti i cittadini oltre che degli operatori interessati. L’informazione riguarda i campi della difesa fitosanitaria e dell’attività vivaistica.
Nel corso del 2011 è stata particolarmente seguita la problematica connessa a due patologie: una ha riguardato il monitoraggio relativo alla presenza del Batterio Clavibacter michiganensis su piante di pomodoro a grappolo cultivar Carminio, che ha interessato circa 20 ditte.
Inoltre, è stata dedicata una particolare attenzione al cinipide galligeno del castagno, un imenottero originario della Cina che colpisce esclusivamente il castagno provocando il deperimento della pianta e compromettendone la possibilità di produzione.
Oltre ad una serie costante di monitoraggi sui castagneti umbri, sono stati organizzati dal Servizio alcuni incontri sul territorio in collaborazione con diverse strutture pubbliche e private, con lo scopo di informare e divulgare notizie su tale Cinipide soprattutto per quanto riguarda il ciclo biologico e i suoi possibili antagonisti naturali come, ad esempio, il Torymus Synensis.
Inoltre sono state definite, per il 2011, due convenzioni, con il Dipartimento di Scienze agrarie e ambientali dell’Università di Perugia e con l’Università di Torino, per la costituzione sia di aree di moltiplicazione di Torymus sinensis che di siti di pieno campo per il lancio del parassitoide antagonista del cinipide cinese.
È stato, altresì, formalizzato un gruppo di coordinamento assieme ai due istituti universitari, con lo scopo di valutare opportune azioni di contrasto alla diffusione del cinipide. In collegamento con le competenti strutture del Mipaaf è stato elaborato un progetto per la realizzazione di un centro di moltiplicazione di Torymus. Tale progetto dovrà trovare concreta realizzazione nel corso del corrente anno.