Agriumbria rassegna stampa
 
 
CON IL VITELLONE BIANCO DELL'APPENNNINO CENTRALE
Terra e Vita - Speciale Agriumbria 2013
Terra e Vita - Speciale Agriumbria 2013
Terra e Vita - Speciale Agriumbria 2012 - art.9
Terra e Vita - Speciale Agriumbria 2013 - art.9 pag2

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CON IL VITELLONE BIANCO DELL'APPENNINO CENTRALE
L’Indicazione geografica protetta protagonista ad Agriumbria 2013

L’Indicazione geografica protetta “Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale” è, ad oggi, l'unico marchio di qualità per le carni bovine fresche approvato dalla Comunità europea per l'Italia. Un prestigio sinonimo di garanzia per la salute di quanti lo includono nella propria dieta quotidiana.
I vitelloni certificati con il marchio Igp “Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale” sono soggetti di pura razza Chianina, Romagnola e Marchigiana nati e allevati nelle oltre 3mila aziende agricole sottoposte ai controlli per le verifiche del rispetto del disciplinare di produzione e rientranti nell’area tipica. Gli animali devono essere allevati ed alimentati in maniera naturale con l’utilizzo di foraggi e concentrati tipici della zona di allevamento.

QUASI 20MILA CAPI
Nel 2012 i capi bovini certificati Igp ”Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale” sono stati 19.135, +3% rispetto ai 18.564 capi del 2011, una crescita che dimostra la sempre crescente sensibilità del consumatore finale verso i prodotti di qualità e, in particolar modo, verso il Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale sinonimo di sicurezza alimentare garantita anche perché sottoposto a numerosi e serrati controlli lungo tutta la filiera (dall’allevamento fino alla vendita) svolti dal Consorzio di Tutela del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale e dall’ente autorizzato dal Ministero allo svolgimento dei controlli.
Anche quest’anno il Consorzio di Tutela del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale ha il piacere di ospitare i visitatori di AgriUmbria nel proprio stand all’interno del padiglione 7 per far conoscere e riscoprire la carne chianina certificata Igp ”Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale”.

SPAZIO EDUCATIONAL
Ad AgriUmbria 2013 il Consorzio di tutela del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale metterà a disposizione ai propri visitatori un grande spazio educational in cui, nei tre giorni della manifestazione, si svolgeranno numerose attività indirizzate sia ai bambini che agli adulti.
In particolare verranno coinvolti i bambini delle scuole materne ed elementari in attività ludiche (pittura delle sagome di chianina) e in contemporanea ci sarà la presenza di due pittori che dipingeranno in estemporanea due sagome di toro chianino delle dimensioni di 100 x 150 cm circa.
Con la collaborazione degli istituti alberghieri locali e dell’ Università dei Sapori, verranno inoltre proposti menù completi per bambini a base di carne Chianina Igp Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale studiati in modo da avere una dieta equilibrata e bilanciata per il bambino rendendo anche accattivante il piatto.

CORSI E DIMOSTRAZIONI
Nell’intera giornata di domenica 7 si svolgeranno mini corsi e dimostrazioni di taglio e realizzazione di piatti con la carne Igp ”Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale” di razza chianina, in collaborazione con i macellai aderenti al consorzio ed importanti cuochi.
Saranno, questi, momenti di incontro e di confronto grazie ai quali i visitatori della rassegna umbra, direttamente coinvolti, potranno scoprire e riscoprire la carne Chianina come uno dei più importanti prodotti di qualità legati al territorio e alla cultura storica regionale e conoscere, attraverso il confronto con gli allevatori e con coloro che lavorano nella filiera, le caratteristiche e le peculiarità del marchio Igp ”Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale”.

IL CONSORZIO - Vigilanza e tutela
Il Consorzio di Tutela Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale, con sede a Perugia, nato nel febbraio 2003, è stato ufficialmente riconosciuto il 29 marzo 2004.
Gli scopi principali del Consorzio di Tutela sono la tutela del marchio Igp “Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale”, la promozione e la valorizzazione del prodotto, l’attività di informazione al consumatore e la cura generale degli interessi relativi alla produzione Igp.
L’attività principale risulta comunque essere quella relativa alla vigilanza, alla tutela e alla salvaguardia dell’IGP da abusi, atti di concorrenza sleale, contraffazioni ed uso improprio del marchio. Parallelamente svolge anche attività di divulgazione e di informazione al consumatore sul marchio e sulle caratteristiche e pregi del prodotto.

NEL DISCIPLINARE - Le razze le regioni
Possono fregiarsi del marchio Igp, bovini maschi e femmine di razza Chianina, Marchigiana e Romagnola di età compresa tra i 12 e i 24 mesi, purché nati ed allevati nell’area geografica di pertinenza. Otto le regioni interessate, tra cui Emilia Romagna, Toscana, Marche, Abruzzo, Molise, parte del Lazio e parte della Campania. Gli animali, nati da allevamenti in selezione, devono risultare regolarmente iscritti al Registro Genealogico del Giovane Bestiame, del Libro Genealogico Nazionale. Regolamentata anche l'alimentazione, la macellazione, la classificazione della carcassa, la frollatura, il colore ed i parametri qualitativi; ma anche i controlli, l'etichettatura e le modalità di vendita.