Quella del 30 marzo ad Agriumbria sarà una domenica all'insegna dei prodotti della terra. Oltre agli addetti ai lavori, c'à attesa per l'arrivo di famiglie con bambini e consumatori che troveranno in fiera tutto il mondo dell'agricoltura, della zootecnia e dell'alimentazione. Piante da frutto e decorative, attrezzature e oggettistica da campagna e per l'outdoor, animali da bassa corte e tante eccellenze gastronomiche locali e non solo.
La fiera conferma anche in questa edizione la sua doppia vocazione, business e festa popolare. Due anime che rappresentano la forza, sia in termini quantitativi che di qualità della proposta commerciale, di questo grande evento. Stefano Ansideri, presidente di Umbriafiere SpA: “Siamo il luogo di incontro delle imprese interessate all'evoluzione della nostra agricoltura e dei nostri territori. Sono giorni intensi e stimolanti, anche e soprattutto per il livello del dibattito e delle proposte messe in campo dalle associazioni di categoria, dalle istituzioni e dagli enti, partner dell'evento, che ringrazio”. Un fenomeno ampiamente riconosciuto dai principali operatori italiani che trovano proprio in questa Mostra un luogo centrale per accordi, contratti e sinergie.
ALCUNI TEMI DI AGRIUMBRIA 2025 Venerdì 28 marzo è stato rinnovato, presso lo stand dell'AIA, il protocollo tra Umbriafiere SpA e Associazione Italiana Allevatori che conferma lo status di Agriumbria quale Polo nazionale delle carni. Un rinnovo dell'accordo strategico che vede la cooperazione con gli allevatori italiani e che di fatto ha reso la fiera di Bastia il centro del mercato dei bovini da carne in Italia. Il
protocollo punta a rafforzare il peso di Agriumbria nell’organizzazione
di Concorsi ed esposizioni legati alla promozione delle razze italiane,
con particolare attenzione alle razze bovine da carne. |  |
In agricoltura non si trovano lavoratori. È questo il problema centrale ora, più del costo del lavoro, che attanaglia il mondo dell’agricoltura. Ad interessare il settore è anche il tema della sicurezza nelle aziende agricole (con il dato positivo però della riduzione degli infortuni) e quello del contrasto al lavoro nero, con il caporalato e lo sfruttamento dei lavoratori visti come una battaglia comune da affrontare con maggiore intensità. Di questo e altro si è parlato al convegno di Confagricoltura Umbria, dal titolo “Agricoltura: impresa, lavoro, legalità” con il quale si è aperta venerdì 28 marzo la 56a edizione di Agriumbria. Sabato, sempre a cura di Confagricoltura Umbria, si è tenuta la presentazione del progetto “We care workers” ideato per le aziende del settore agricolo. In funzione dei fabbisogni rilevati presso le aziende ed i lavoratori, il Comitato di gestione di ERBA dell’Umbria (Ente Regionale Bilaterale Agricolo) ha elaborato una serie di azioni che hanno lo scopo di avviare interventi coordinati atti a rafforzare le politiche di sicurezza sul lavoro nelle imprese del settore.
Sabato 29 marzo si è tenuto il confronto dal titolo “Coltivare valore, sostenere le comunità”. Un incontro organizzato da Cia Agricoltori italiani dell’Umbria dedicato all’economia civile, alle nuove tecnologie e alla collaborazione tra gli attori del settore agricolo, in occasione dei 70 anni dell'Alleanza Contadina. Il convegno è stata un'importante opportunità di confronto per discutere tematiche di grande rilevanza per il settore. In particolare, sono stati trattati i temi delle filiere alimentari alternative, con l’introduzione di modelli economici e sociali che, da un lato, possono favorire la rigenerazione dei quartieri e delle aree interne, e dall’altro, permettono alle imprese di accedere a mercati locali.
Domenica 30 marzo, Coldiretti Umbria proporrà i tavoli tematici, i cui risultati saranno poi presentati alla Presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti. “Gli stati generali dell’agricoltura e dell’agroalimentare dell’Umbria”. Imprenditori, enti e Istituzioni a confronto. Un’iniziativa, in programma alle ore 10.30 di domenica presso la Sala Maschiella del Centro Congressi, utile a fare il punto su tutto il settore primario umbro. Questi gli ambiti di confronto: Gestione del Rischio; Olio; Turismo e Aree Interne; Cibo e Made in Italy; Vino; Cereali; Acqua e Ambiente; Zootecnia; Accesso al Credito; Lavoro e agricoltura; Tabacco; Formazione e Innovazione.
Sempre domenica è in programma il convegno, promosso dalla Mignini&Petrini Academy e patrocinato delle principali organizzazioni professionali del settore agro-zootecnico, si propone come un’occasione di approfondimento tecnico-scientifico su una delle filiere più rappresentative del comparto agroalimentare italiano: la zootecnia da carne. Rivolto ad allevatori, tecnici, studenti universitari e operatori di settore, il convegno darà diritto al riconoscimento di crediti formativi professionali (CFP).
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