L'edizione numero 53 di Agriumbria, di scena nei padiglioni di Umbriafiere dal 1 al 3 aprile, vedrà un parco espositori di oltre 400 aziende presenti nei tre giorni di fiera in rappresentanza di oltre 2.500 marchi, con un livello degli espositori che andrà a crescere, anche da un punto di vista qualitativo, con la partecipazione di nuovi produttori di macchine e attrezzature agricole. Sono i numeri a descrivere bene il valore e le dimensioni raggiunte da Agriumbria, fiera nazionale dell'agricoltura, della zootecnia e dell'alimentazione. E i numeri sono davvero impressionati, con oltre 100 aziende che dovranno restare fuori. Come ha spiegato Lazzaro Bogliari, presidente di Umbriafiere: “Agriumbria è momento e luogo strategico per le imprese. Lo confermano le richieste che, come ormai ci succede da anni, sono superiori agli spazi che il centro fiere può mettere loro a disposizione. È bello lanciare proprio da questa sede (AIA) il ritorno in fiera delle principali Mostre nazionali delle razze italiane; questo legame con Aia, storico partner della fiera, ha permesso ai nostri ring di diventare i più famosi d’Italia”. “Abbiamo aderito volentieri anche quest’anno – ha dichiarato il presidente dell’Associazione Italiana Allevatori (Aia), Roberto Nocentini – ad ospitare la presentazione a Roma di Agriumbria, proprio perché vogliamo ribadire l’importanza che la manifestazione indubbiamente riveste, pure in un momento così difficile e critico come quello che sta attraversando la zootecnia. Una vetrina qualificatissima che ci consente di presentare il grande valore del nostro allevamento sia al pubblico dei visitatori, sempre numerosi, sia alla platea istituzionale e del mondo professionale agricolo”. Alla conferenza, moderata dal giornalista Sandro Capitani, hanno preso parte il presidente dell’Aia, Roberto Nocentini, i rappresentanti delle varie Associazioni agricole e istituzionali. l’Assessore all’Agricoltura Regione Umbria, Roberto Morroni: che ha ribadito il valore strategico per la nostra regione della fiera e il fatto che Agriumbria, oltre all'aspetto del business, che c'è ed è interessante per numeri e scambi, ormai da anni mette al centro il dibattito e lo studio di modelli sostenibili per le aziende agrozootecniche e di multifunzionalità delle imprese. Presente anche il sindaco del Comune di Bastia Umbra, Paola Lungarotti, che ha sottolineato come nonostante il momento di crisi umanitaria e le problematiche ad essa connesse, in Agriumbria trovano casa la forza delle idee e della cooperazione tra produttori e Paesi in un ottica di sviluppo condiviso e sostenibile. Presenti anche Albano Agabiti e Mario Rossi, presidente e direttore di Coldiretti Umbria e i principali partner della fiera.
ZOOTECNIA La zootecnia al centro della nuova edizione. Ad Agriumbria si potrà trovare un’ampia rappresentanza dell’allevamento nazionale, con le vetrine delle razze bovine da carne del circuito Anabic (Chianina, Marchigiana, Romagnola, Maremmana e Podolica), ed a duplice attitudine, portate dall’Anapri (Pezzata Rossa Italiana). Ancora per il settore bovino da carne, da sempre in primo piano ad Agriumbria, si segnala l’importante evento tecnico di sabato 2 aprile delle Mostre Nazionali di Libro Genealogico organizzate da Anacli (razza bovina Charolaise Italiana, 9^ edizione – giudice Jean Philippe Paroton - e razza bovina Limousine Italiana, 17^ edizione - giudice Olivier Lasternas, presidente francese dell’Herd-book Limousin - con 169 animali a catalogo e 43 aziende partecipanti, provenienti da Sicilia, Sardegna, Lazio, Toscana, Emilia-Romagna, Piemonte e Umbria. Inoltre, nella vetrina delle razze, saranno presenti capi bovini di Piemontese. La bovinicoltura da latte sarà rappresentata dalla razza Frisona Italiana, per la quale è prevista la Mostra Interregionale che avrà come giudice Giuseppe Beltramino. Grazie all’Associazione Regionale-ARA dell’Umbria, verranno esposti anche esemplari di altre razze allevate nella regione umbra e nei territori del Centro Italia. Saranno rappresentati anche gli ovicaprini, esposti dall’Associazione Nazionale della Pastorizia-Asso.Na.Pa. (in programma il 1° Concorso Nazionale di Arieti della razza ovina Sarda iscritti al Libro Genealogico), e la specie cunicola con la Mostra Mercato organizzata dall’Associazione Nazionale Coniglicoltori Italiani-Anci. La Vetrina zootecnica vedrà ad ogni modo la presenza di uno spaccato significativo del panorama dell’allevamento italiano, dagli ovini e caprini agli equini, agli avicunicoli, in rappresentanza delle razze locali simbolo della ricca biodiversità nazionale. In programma anche la tradizionale Gara di Valutazione Morfologica riservata agli studenti degli Istituti agrari italiani, per le razze bovine ad attitudine latte e carne. Per quanto riguarda l’Anabic (Associazione Nazionale Allevatori Bovini Italiani da Carne) c’è da aggiungere che anche quest’anno l’associazione, dopo aver festeggiato nel 2021 il suo sessantenario di fondazione, proporrà iniziative dedicate al ruolo sostenibile del proprio modello di zootecnia, con focus che vedranno protagonisti gli allevatori delle cinque razze. In particolare, dal punto vista tecnico, si svolgerà la 35esima Mostra Nazionale della razza Chianina e la 29esima Mostra Nazionale della razza Romagnola. In tema di sostenibilità dell’attività zootecnica, ampio spazio verrà dato agli aggiornamenti sullo stato di avanzamento dell’importante progetto “LEO” (acronimo di Livestock Environment Opendata) di cui A.I.A. è capofila, assieme a qualificatissimi partner del mondo universitario, della ricerca ed Istituti Zooprofilattici (autorità di gestione è il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali – Progetto finanziato nell’ambito della Sottomisura 16.2-Psrn 2014/2020). “LEO”, oltre ad aver avviato la costruzione di una piattaforma digitale unica (termine del progetto nel 2023), opendata, contiene un’enorme mole di dati e parametri zootecnici che permettono la costruzione di modelli sempre più efficienti per una zootecnia sostenibile, rispettosa del benessere animale, dell’ecocompatibilità ambientale e rivolta al miglioramento di processi economici e sociali virtuosi. Infine, tra gli incontri di aggiornamento tecnico, rileva il Corso Scm (Servizio Controllo Mungitura) che si terrà nelle giornate di giovedì 31 marzo e venerdì 1° aprile (solo mattina). Agriumbria 2022, il cuore pulsante dell’agricoltura. L'edizione numero 53, la prima a tornare nelle sue date dopo il Covid-19. Oltre alla parte espositiva, che come sempre sarà articolata nei vari settori d’interesse e tornerà alla normalità, dalla meccanizzazione alla tecnologia aziendale, torneranno i saloni nel salone Milktec, spazio dedicato alla tecnologia per la filiera lattiero-casearia; verranno presentate dunque le ultime tecnologie sul fronte di macchine e attrezzatura per la mungitura e la lavorazione del latte. Ci saranno poi le mostre e le rassegne zootecniche, gli altri saloni specializzati (Bancotec, Enotec, Oleatec) e le aree espositive nelle quali vengono proposte soluzioni di innovazione dei mezzi tecnici, saranno solo alcuni dei fulcri della fiera che nei giorni avrà anche un ricco programma di convegni, meeting e master di approfondimento pensati per mettere aziende, associazioni di categoria e mondo scientifico in un confronto unico.
Tra le presenze istituzionali meritano di essere segnalate, al Padiglione 7, quelle della Regione dell’Umbria, del Dipartimento di Agraria dell’UNIPG e dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli. Presso lo stand 40 infatti, i funzionari ADM consentiranno di conoscere e approfondire, oltre ai controlli sulla sicurezza dei prodotti e la tutela del Made in Italy, anche altre tematiche come le opportunità in tema di export al di fuori dell’Unione Europea, le agevolazioni fiscali su prodotti energetici (gasolio agricolo, gpl), il rilascio di autorizzazioni a imposta agevolata per la produzione di forza motrice. Saranno mostrati alcuni reperti contraffatti sequestrati al termine di controlli e operazioni compiute presso gli Aeroporti, nonché una slot machine con relativa apparecchiatura elettronica in grado di accertare le macchine da gioco illegali. Uno spazio sarà riservato ai tecnici dei Laboratori chimici ADM di Cagliari che mostreranno al pubblico come si effettua l’esame organolettico dell’olio extravergine di oliva, tra i beni più importante dell’economia umbra, nonché le analisi chimiche svolte sul grano, sui distillati e sui carburanti. L’Osservatorio Agriumbria. Prosegue l’attività permanente dell’Osservatorio Agriumbria sul consumo nazionale di carne di qualità, ormai un punto di riferimento per tutto il comparto. Durante la prossima edizione saranno pubblicati i dati sugli allevamenti e le tendenze dei consumatori nei confronti della carne certificata e di qualità.
Il premio “Antonio Ricci”. Alla sua quarta edizione, il premio dedicato a uno dei giornalisti più noti e apprezzati del settore, Antonio Ricci, scomparso nel 2016. Antonio ha contribuito non solo alla crescita dell’agricoltura italiana, ma anche al successo di Agriumbria, essendone uno storico consulente. Umbriafiere, in collaborazione con la Facoltà di Agraria di Perugia e con Edagricole, ha deciso di indire il premio diviso in due sezioni: una giornalistica, al professionista del settore che si è distinto per raccontare l’agricoltura italiana e una dedicata a uno studente di tutte le facoltà di Agraria di Italia che con un lavoro di tesi abbia affrontati i temi della sostenibilità ambientale ed economica e la multifunzionalità in agricoltura. Il premio sarà assegnato durante la cerimonia inaugurale della manifestazione.
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